L'UNICO ANELLO


«Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende».


 La creazione di gioielli era una specialità elfica affinata nei millenni dai mastri orafi. Durante la Seconda Era il massimo esponente di tale arte fu Celebrimbor, che spinse la propria abilità fino a forgiare oggetti che racchiudessero un potere. In quei tempi, il malvagio Sauron, sotto le mentite spoglie di Annatar “signore dei doni”, si fece accogliere da Celebrimbor. La loro arte crebbe a tal punto che decisero di forgiare gli Anelli del Potere che, in origine dovevano essere diciannove: 9 anelli furono dati agli Uomini, 7 ai signori dei Nani e 3 agli Elfi. Solo questi tre erano puri, in quanto forgiati dal solo Celebrimbor senza l'ausilio di Sauron. Fu proprio il desiderio di Sauron di possedere questi tre, oltre al sua odio per le creature della Terra di Mezzo a spingerlo  a forgiare un anello sovrano, che superasse in potenza tutti gli altri e che fosse in grado di controllarli. Per fare ciò Sauron infuse all'Anello parte del proprio potere. Nacque così L'Unico Anello forgiato segretamente all'interno della Voragine di fuoco del Monte Fato. Sauron divenne così pressoché invincibile. Dopo molte battaglie e devastazioni si formò un'ultima alleanza tra Uomini ed Elfi, guidata dal re elfico Gil-galad e da Elendil re di Gondor. Dopo un assedio durato sette anni, Sauron stesso scese in battaglia e uccise sia Gil-galad che Elendil, ma suo figlio Isildur, riuscì a tagliare il dito che portava l'Anello e Sauron, privato del proprio potere, abbandonò la propria forma fisica. Il “potere” che offusca la mente e allontana dal bene continuava però a rimanere nell’Anello, tanto che Isildur, non volle distruggerlo ma fu l’Anello a tradire lui sfilandosi dal dito e scomparendo nel letto del Grande Fiume. Passarono più di 2.000 anni fino a quando un giovane Hobbit di nome Smeagol lo rinvenne per caso mentre pescava e ne rimase subito vittima. Per tenerlo uccise un amico e per fuggire alla legge si diede alla fuga vivendo nascosto e diventando il folle, spregevole Gollum. Passarono ancora moli anni fino a quando Bilbo Babbins, scovà Gollum nelle fosche cavere delle Montagne Nebbiose riuscendo a sottrargli con l’inganno l’anello magico che dava l’invisibilità. Nel frattempo, però, Sauron aveva ripreso potere… voleva l’Anello e l’Anello cercava lui. Il Potere e il Male si attirano sempre reciprocamente come poli  si una calamità. Per impedire che ciò accada bisogna distruggere “l’Unico” ed è questo l’incarico della Compagnia dell’Anello!
Guido Giraudo


L'UNICO ANELLO DI LEONCINI
L'anello in mostra, in oro 18 carati, è stato realizzato da Alessio Leoncini, artigiano orafo lucchese per l’edizione di Lucca Comics&Games di novembre 2001. L’uscita della trilogia cinematografica di Peter Jackson era imminente e l’edizione di Lucca Games fu tematica su “Il Signore degli Anelli” con la proiezione in anteprima nazionale del final trailer de “ La Compagnia dell’Anello” e l’allestimento dell’area espositiva “Una festa a lungo attesa” dove l’Anello era in mostra in compagnia di altre opere ispirate al mondo creato da J.R.R. Tolkien.


L'UNICO ANELLO DI MONTANINI
L'opera di montanini, realizzata appositamente per la mostra, è un omaggio all'unico anello realizzato proprio da Montanini per il gioco di carte della Iron Crown. Ancora oggi questa carta è considerata una delle più rare e ricercate.








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